Il neoministro Giannini delinea in un’intervista la sua visione della scuola e le sue priorità che riportiamo in sintesi: premialità per i docenti, dei cui stipendi denuncia l’inadeguatezza; ritorno al bonus maturità; perplessità verso una scuola secondaria di secondo grado di quattro anni anziché di cinque e piuttosto l’ipotesi di una “rivisitazione” della scuola secondaria di primo grado; eliminazione dei concorsoni a favore di assunzione diretta da parte delle scuole; miglioramento e sviluppo dell’INVALSI; atteggiamento tepido verso la tecnologia; no all’eliminazione della scuola dell’arte dai curricola.